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Anatomia dell’articolazione del ginocchio

Il ginocchio è una delle articolazioni più grandi del corpo e un frequente sito di lesioni, come dislocazioni rotulee, ACL e lacrime meniscali. Sia la lesione traumatica che quella degenerativa possono portare a difetti della cartilagine. A seconda del grado di danno e dell’età del paziente, i difetti possono essere trattati con trapianti di cartilagine o interventi di sostituzione articolare.

Ginocchio Anatomia
Anatomia del Ginocchio

Ossa dell’Articolazione del Ginocchio

Femore (Osso della Coscia)

I condili femorali sono i due protuberanze arrotondate all’estremità del femore; essi sono chiamati mediale e laterale del condilo femorale, rispettivamente. I movimenti dei condili includono dondolo, volo a vela e rotazione. Qualsiasi struttura superficiale anormale o danno alla cartilagine può portare alla rottura della cartilagine e all’artrite (perdita di imbottitura della cartilagine).

Tibia (Stinco)

La tibia incontra il femore al ginocchio in due aree su cui il femore cavalca. Questa zona chiamata Altopiano tibiale è divisa in una parte mediale (all’interno del ginocchio) e una parte laterale (esterna).

Rotula (ginocchiera)

La rotula è un osso che si trova all’interno del tendine del quadricipite. Cavalca nella scanalatura poco profonda sopra la parte anteriore del femore chiamata Troclea. La rotula agisce come un braccio di leva per aiutare il muscolo quadricipite estendere il ginocchio.

Diverse ossa si incontrano per formare l’articolazione del ginocchio; consiste del femore, della tibia e della rotula. Queste ossa sono tenute insieme da legamenti, che collegano due ossa l’una all’altra, e tendini, che collegano un muscolo a un osso.

Cartilagine dell’articolazione del ginocchio

La cartilagine articolare, chiamata anche cartilagine ialina, copre le superfici articolari in cui femore, tibia e rotula si articolano tra loro. Questa sostanza bianca scintillante ha la consistenza della gomma ferma ma ha un attrito molto basso per consentire un movimento scorrevole quasi senza resistenza. Con il normale fluido articolare per la lubrificazione, la superficie è più scivolosa del ghiaccio su ghiaccio e consente un movimento articolare del ginocchio liscio e facile per decenni.

La cartilagine ialina è un tessuto composto da collagene di tipo II e altre molecole speciali, tra cui glicosaminoglicani (GAG), che aiutano ad attirare l’acqua nella cartilagine, dandogli viscoelasticità per smorzare lo shock e distribuire le forze all’osso sottostante. Incorporati in questa matrice sono i condrociti, cellule viventi che inizialmente hanno prodotto la matrice e ora la mantengono.

Difetti della Cartilagine

Difetto della Cartilagine
Difetto della Cartilagine

Danni alla cartilagine articolare può verificarsi per diversi motivi:

  • trauma, come incidenti stradali o cadute;
  • lesioni, come rotuleo lussazioni o ACL lacrime;
  • comune di anomalie, come osteochondritis dissecans (OCD);
  • un precedente intervento chirurgico, come la rimozione di tessuto meniscale;
  • lesioni ripetitive nel tempo.

Il danno alla cartilagine articolare è comune, essendo presente in oltre il 60% delle ginocchia sottoposte ad artroscopia. Sfortunatamente, la cartilagine articolare ha una capacità di guarigione molto bassa, poiché non contiene vasi sanguigni. Sia le lesioni superficiali che a tutto spessore della cartilagine possono portare a danni progressivi, simili a una buca che aumenta di dimensioni con il tempo, e alla fine possono finire nell’osteoartrite. Maggiore è la lesione iniziale della cartilagine, più veloce è la potenziale progressione dell’artrite.

Aspetto del Difetto della Cartilagine durante l’Artroscopia

Condilo Difetto
difetto della Cartilagine del condilo femorale mediale durante l’artroscopia (a sinistra) e durante la chirurgia a cielo aperto per ACI (a destra)

Trattamento

malattia Degenerativa delle articolazioni, a differenza di un isolato difetto condrale, coinvolge l’intera articolazione sebbene abbia iniziato localmente come focale difetto della cartilagine. Nel tempo, il difetto della cartilagine si ingrandisce e viene consumato fino all’osso sottostante. L’aumento della pressione sull’osso lo fa rimodellare e diventare più rigido e più duro. Gli osteofiti (speroni ossei) si formano e la capsula articolare diventa più spessa e infiammata. Il risultato finale è una disfunzione permanente dell’articolazione.

Questo processo degenerativo è complesso con una combinazione di forze meccaniche anormali ed enzimi distruttivi. Ci sono ancora una serie di domande sconosciute riguardanti il tasso di progressione, ma ciò che è noto è che una volta avviato il processo degenerativo è difficile fermarsi. Questo è il motivo per cui è così importante prevenire o arrestare questo ciclo negativo prima che i sintomi dolorosi limitino significativamente il livello di attività e ostacolino la qualità della vita. Con l’osteoartrite allo stadio terminale, l’unico ciclo di trattamento diventa quindi una sostituzione totale dell’articolazione.

Menisco

La cartilagine del menisco è l’altro tipo di cartilagine del ginocchio ed è costituita da una sostanza chiamata fibrocartilagine. Ci sono due di questi cuscinetti a forma di C in ogni ginocchio, uno sulla parte mediale (interna) e uno sulla parte laterale (esterna). Sono attaccati alla tibia e si trovano tra l’altopiano tibiale e il condilo femorale per attutire le forze di camminare, saltare e correre. Realizzano questo distribuendo le forze congiunte su un’area più ampia della forza di trasferimento articolare dai margini condilari femorali curvi agli altipiani tibiali più piatti. Se la cartilagine meniscale è ferita, potrebbe essere necessario rimuovere o riparare artroscopicamente. Se l’intero menisco viene perso a causa di lesioni e/o interventi chirurgici, la cartilagine articolare dell’articolazione è esposta a stress molto più elevati e inizia a rompersi, con conseguente artrite.

Normale Menisco
Normale menisco alla risonanza magnetica (a sinistra) e durante l’artroscopia (a destra)
Menisco Lacerato
menisco Strappato alla risonanza magnetica (a sinistra) e durante l’artroscopia (a sinistra)

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