(Auset, Ese; GR Isis) – “Il trono”, Aset è il potere che rende i re; un nome femminile che appare nei testi a partire dalla dinastia IV come moglie e sorella di Wesir e figlia di Nut e Geb. Nei primi tempi Aset è raffigurata come la “padrona della magia” (vedi Heka) Che impara il vero nome di Ra e quindi i segreti dell’universo. Nel culto di Wesir Aset è attribuito ad averlo preparato per la sepoltura e concepire un figlio sul Suo corpo morto, che magicamente rianima abbastanza a lungo per completare (nei testi Kemetici, la morte di Wesir è attribuita all’annegamento; il mito dello smembramento dato da Plutarco non appare fino a millenni dopo e potrebbe anche non essere di origine kemetica. Vedi Wesir.). Nei periodi successivi e in particolare dopo il Nuovo Regno, Aset fu sincretizzato con un certo numero di altri nomi, Hethert in particolare, e assunse le caratteristiche di “dea madre”. Durante questo periodo, l’importanza di Aset come madre di Heru-sa-Aset (“Horus, figlio di Iside”, un nome intimamente connesso con la regalità e quindi all’interno della competenza di Aset come kingmaker) divenne fondamentale, in modi fortemente suggestivi del culto cristiano della Vergine Maria. I Romani dichiararono tutti i nomi femminili come forme di Aset, incoronandola “Dea dei diecimila nomi”, anche se la mitologia kemetica non mostra questo archetipo specifico.
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