Mentre diverse persone hanno preso il mantello del Flash nel corso degli anni, l’universo DC è la patria di un certo numero di velocisti superpotenti pure. Ma di tutti quegli eroi e cattivi che rompono la scienza, c’è solo uno che ha ritenuto opportuno nominare se stesso dopo un dio letterale: Savitar.
Savitar è apparso per la prima volta in Flash vol 2 #108 nel 1995. Mentre il suo vero nome non è mai stato rivelato, i fan dei fumetti conoscono la sua storia: in origine un pilota che si è arruolato per testare un jet da combattimento supersonico durante l’era della Guerra fredda. Durante la corsa di prova, il getto è stato colpito da un fulmine (suona familiare?) e l’aereo si schiantò in territorio nemico, dove il pilota scoprì di poter muoversi a super velocità. Sconfisse facilmente i soldati nemici inviati per catturarlo e divenne ossessionato dall’apprendere tutto ciò che poteva sul suo nuovo potere, doppiando se stesso ‘Savitar’, derivato di Savitr, il dio indù del movimento. Un Dio della Velocità che gli eroi della DC non hanno mai visto arrivare.
Savitar ha sbloccato i poteri che nessun altro velocista ha mai raggiunto, inclusi i campi di forza, la guarigione quasi istantanea dalle ferite e la capacità di trasferire energia cinetica a persone o oggetti. Ha anche accumulato un seguito di culto (che è appropriato, considerando che si è chiamato come un’entità religiosa). Ma Savitar non era l’unico velocista di quell’epoca. Cercò Johnny Quick, uno dei supereroi dell’All-Star Squadron che aveva anche la super-velocità, e ne seguì un alterco. Savitar perse quando Max Mercury, un altro speedster, apparve e condusse Savitar nella Forza della Velocità, che, come tutti i fan di Flash sanno, è la porta d’accesso ai viaggi nel tempo.