Scienza, tecnologia e innovazione rappresentano ciascuna una categoria di attività progressivamente più ampia, fortemente interdipendenti ma distinte. La scienza contribuisce alla tecnologia in almeno sei modi: (1) nuove conoscenze che servono come fonte diretta di idee per nuove possibilità tecnologiche; (2) fonte di strumenti e tecniche per una progettazione ingegneristica più efficiente e una base di conoscenze per la valutazione della fattibilità dei progetti; (3) strumentazione per la ricerca, laboratorio di tecniche e metodi di analisi utilizzati nella ricerca, che alla fine trovano la loro strada in design industriale o pratiche, spesso attraverso intermedio discipline; (4) la pratica di ricerca come fonte per lo sviluppo e l’assimilazione di nuove competenze e di capacità eventualmente utili per la tecnologia; (5) creazione di una base di conoscenza che diventa sempre più importante nella valutazione della tecnologia in termini di più ampio impatto sociale e ambientale; (6) base di conoscenze che consente strategie più efficienti di ricerca applicata, sviluppo e perfezionamento di nuove tecnologie.
L’impatto inverso della tecnologia sulla scienza è di almeno uguale importanza: (1) fornendo una fonte fertile di nuove domande scientifiche e contribuendo così anche a giustificare l’allocazione delle risorse necessarie per affrontare queste domande in modo efficiente e tempestivo, estendendo l’agenda della scienza; (2) come fonte di strumentazione e tecniche altrimenti non disponibili necessarie per affrontare in modo più efficiente questioni scientifiche nuove e più difficili.
Vengono discussi esempi specifici di ciascuna di queste interazioni bidirezionali. A causa di molte connessioni indirette e dirette tra scienza e tecnologia, il portafoglio di ricerca di potenziali benefici sociali è molto più ampio e diversificato di quanto sarebbe suggerito considerando solo le connessioni dirette tra scienza e tecnologia.