Per secoli, i giardinieri hanno cercato di allevare rose blu, ma non hanno avuto successo ogni volta. Ora, grazie alle moderne biotecnologie, potrebbe presto essere possibile allevare rose blu nei giardini.
Cosa ha reso possibile l’allevamento?
Gli scienziati hanno trovato un modo per esprimere enzimi che producono pigmenti dai batteri nei petali di una rosa bianca, tonificando i fiori blu.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “American Chemical Society, Synthetic Biology”, i ricercatori hanno scelto due enzimi batterici che insieme possono convertire la L-glutammina, un costituente comune dei petali di rosa, nel pigmento blu indigoidina.
Le rose blu esistono naturalmente in natura?
No, le rose blu non esistono in natura, ma i fioristi possono produrre fiori di colore blu posizionando rose recise nella tintura.
In uno sforzo scrupoloso di 20 anni, i ricercatori del Suntory Global Innovation Center in Giappone avevano precedentemente realizzato una rosa blu nel 2004 attraverso una combinazione di ingegneria genetica e allevamento selettivo.
Tuttavia, la rosa sembrava più color malva che blu.
I ricercatori dell’Accademia cinese delle Scienze e dell’Università di Tianjin in Cina volevano sviluppare un processo semplice che potesse produrre una vera rosa blu.
Per raggiungere questo obiettivo, il team ha progettato un ceppo di Agrobacterium tumefaciens che contiene i due geni produttori di pigmenti, che provengono da diverse specie di batteri.
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Cos’è Agrobacterium tumefaciens?
- Agrobacterium tumefaciens è un diffuso naturale del suolo batterio che causa la corona gallo e ha la capacità di introdurre nuovo materiale genetico nella cellula vegetale
- è spesso usato in biotecnologie delle piante perché i batteri facilmente inserire stranieri DNA nel genoma della pianta
- Agrobacterium è ben noto per la sua capacità di trasferimento di DNA tra sé e piante, e per questo motivo, è diventato un importante strumento di ingegneria genetica.
Cosa hanno fatto i ricercatori per ottenere il colore blu?
Quando i ricercatori hanno iniettato i batteri ingegnerizzati in un petalo di rosa bianca, i batteri hanno trasferito i geni che producono pigmenti al genoma della rosa e un colore blu si è diffuso dal sito di iniezione.
Anche se il colore è di breve durata e chiazzato, il team afferma che la rosa prodotta in questo studio è la prima rosa blu ingegnerizzata al mondo.
Dicono che il passo successivo è quello di progettare rose che producono i due enzimi stessi, senza la necessità di iniezioni.
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