(liv’ĕr)
Il più grande organo solido del corpo, situato sul lato destro sotto il diaframma. Il fegato occupa l’ipocondrio destro, l’epigastrio e parte dell’ipocondrio sinistro ed è a livello del fondo dello sterno. La sua superficie inferiore è concava e copre lo stomaco, il duodeno, la flessione epatica del colon, il rene destro e la capsula surrenale. Il fegato secerne la bile ed è il sito di numerose funzioni metaboliche.
FEGATO E CISTIFELLEA
ANATOMIA
Il fegato ha quattro lobi, cinque legamenti e cinque fessure ed è coperto da una membrana fibrosa dura, la capsula di Glisson, che è più spessa nella fessura trasversale. A questo punto la capsula trasporta i vasi sanguigni e il dotto epatico, che entrano nell’organo all’hil. Fili di tessuto connettivo provenienti dalla capsula entrano nel parenchima epatico e formano la rete di supporto dell’organo e separano le unità funzionali del fegato, i lobuli epatici.
I molti dotti biliari intraepatici convergono e anastomosi, formando infine il dotto secretorio del fegato, il dotto epatico, che si unisce al dotto cistico dalla cistifellea per formare il dotto biliare comune o il dotto choledochus, che entra nel duodeno alla papilla di Vater. Un anello di muscolatura liscia nella parte terminale del coledoco, lo sfintere di Oddi, permette il passaggio della bile nel duodeno rilassandosi. La bile che esce dal fegato entra nella cistifellea, dove subisce la concentrazione principalmente attraverso la perdita di acqua assorbita dalla mucosa della cistifellea. Quando la bile è necessaria nell’intestino tenue per scopi digestivi, la cistifellea si contrae e lo sfintere si rilassa, permettendo così la fuga della bile viscida della cistifellea. Normalmente, lo sfintere di Oddi viene contratto, chiudendo l’ingresso duodenale e costringendo la bile ad entrare nella cistifellea dopo aver lasciato il fegato.
Le unità funzionali del fegato sono i lobuli epatici, aggregazioni a sei lati di epatociti permeati da capillari chiamati sinusoidi. Fodera queste sinusoidi sono cellule di Kupffer, i macrofagi del fegato.
APPORTO DI SANGUE
L’apporto di sangue è costituito da sangue ossigenato dall’arteria epatica, un ramo dell’arteria celiaca e sangue da tutti gli organi digestivi e dalla milza attraverso la vena porta. I prodotti finali della digestione e altri materiali passano quindi attraverso il fegato prima di entrare nella circolazione generale.
FORNITURA NERVOSA
L’alimentazione nervosa è costituita da fibre parasimpatiche dal vagi e fibre simpatiche dal plesso celiaco attraverso il nervo epatico.
FUNZIONE
Il fegato è uno degli organi più metabolicamente attivi del corpo. Metabolismo degli aminoacidi: sintetizza gli amminoacidi non essenziali, deamina gli amminoacidi in eccesso per l’uso nella produzione di energia e forma l’urea, che i reni espellono. Produzione di bile: È responsabile della produzione di sali biliari, che emulsionano i grassi nell’intestino tenue; da 800 a 1000 mL di bile vengono secreti in 24 ore e il tasso di secrezione aumenta notevolmente durante la digestione dei pasti ricchi di grassi. Metabolismo dei carboidrati: converte i monosaccaridi diversi dal glucosio in glucosio e immagazzina il glucosio in eccesso come glicogeno amido, fino a quando non è necessaria tale energia. Disintossicazione: produce enzimi per metabolizzare sostanze potenzialmente nocive presenti nella circolazione portale, ad esempio alcol, ammoniaca, indolo, molti farmaci e skatole, in quelli meno tossici. Funzioni endocrine: Facilita la conversione di levotiroxina all’ormone tiroideo più metabolicamente attivo, triiodotironina. Escrezione: Scarica i prodotti di degradazione dell’emoglobina (bilirubina e biliverdina) nella bile; questi vengono eliminati nelle feci. Metabolismo dei grassi: sintetizza il colesterolo e le lipoproteine per il trasporto del grasso ad altri tessuti del corpo; converte gli acidi grassi in gruppi acetilici o chetoni, quindi possono essere utilizzati come fonti di energia. Fagocitosi: I suoi macrofagi (cellule di Kupffer) eliminano batteri, altri agenti patogeni e globuli rossi senescenti dalla circolazione portale. Sintesi proteica: produce albumina, alfa-globuline e beta-globuline, componenti del complemento e fattori di coagulazione, alcuni dei quali dipendono dalla vitamina K. Conservazione: immagazzina rame, ferro, vitamina B12 e le vitamine liposolubili A, D, E e K.
ESAME
Il fegato viene esaminato mediante ispezione, auscultazione, percussione e palpazione. L’ispezione dell’organo comprende valutazioni indirette, ad es., per ittero (colore della pelle), eritema palmare e teleangectasie di ragno e altri segni di malattia epatica cronica. L’auscultazione del fegato può rivelare i bruits connessi con cancro del fegato; l’auscultazione inoltre è usata per fare una stima grezza della dimensione dell’organo. La percussione del fegato, che viene eseguita nella linea midclavicolare destra, fornisce un altro metodo per stimare approssimativamente le dimensioni. La palpazione dell’organo può rivelare tenerezza, bordi irregolari, masse o tumori.
(A) FEGATO E CISTIFELLEA, (B) LOBULO