La parola de-noi è la radice della deità, e quindi del deismo, del pandeismo e del polideismo, che sono tutte teorie in cui qualsiasi figura divina è assente dall’intervenire negli affari umani. Questa curiosa circostanza deriva dall’uso della parola “deismo” nei secoli XVII e XVIII come contrasto con il “teismo” prevalente, la credenza in un Dio che interviene attivamente:
La nuova religione della ragione sarebbe conosciuta come Deismo. Non aveva tempo per le discipline fantasiose del misticismo e della mitologia. Ha voltato le spalle al mito della rivelazione e a tali “misteri” tradizionali come la Trinità, che per così tanto tempo aveva tenuto le persone in schiavitù della superstizione. Invece ha dichiarato fedeltà al impersonale “Deus”.
I seguaci di queste teorie, e occasionalmente i seguaci del panteismo, possono talvolta riferirsi a Dio come “Deus” o “il Deus” per chiarire che l’entità in discussione non è un “Dio”teistico. Arthur C. Clarke riprende questo uso nel suo romanzo 3001: The Final Odyssey. William Blake ha detto dei Deisti che adorano ” il Deus dei Pagani, Il Dio di questo mondo,& la Dea Natura, Mistero, Babilonia la Grande, il Drago Druido& Prostituta nascosta”.
Nella filosofia cartesiana, la frase deus ingannatore è talvolta usata per discutere la possibilità di un Dio malvagio che cerca di ingannarci. Questo personaggio è legato a un argomento scettico su quanto possiamo davvero sapere se un demone malvagio stava tentando di ostacolare la nostra conoscenza. Un altro è il deus otiosus (“dio ozioso”), che è un dio creatore che in gran parte si ritira dal mondo e non è più coinvolto nel suo funzionamento quotidiano. Un concetto simile è quello del deus absconditus (“dio nascosto”) di Tommaso d’Aquino. Entrambi si riferiscono a una divinità la cui esistenza non è facilmente conoscibile dagli esseri umani attraverso la contemplazione o l’esame delle azioni divine. Il concetto di deus otiosus suggerisce spesso un dio che si è stancato dal coinvolgimento in questo mondo e che è stato sostituito da dei più giovani e più attivi, mentre deus absconditus suggerisce un dio che ha consapevolmente lasciato questo mondo per nascondersi altrove.