Durante la lettura, i lettori non riescono a riconoscere una parola a meno che non si fissino entro tre o quattro spazi di caratteri della parola. Lo stesso vale per i lettori di velocità e skimmer. I lettori di velocità non possono rispondere a domande su un punto principale o dettaglio, se non si fissano direttamente su di esso o all’interno di tre spazi di caratteri. Quando un testo viene rimosso durante la lettura, i lettori possono solo riportare con precisione la parola su cui si fissavano o quella successiva a destra. Non ci sono prove dalla ricerca del movimento degli occhi che gli individui stiano facendo previsioni di testo basate su ipotesi sulle parole nella periferia in modo che possano saltare o dedicare meno tempo a parole non importanti o ridondanti.
La maggior parte dei corsi di lettura veloce affermano che la visione periferica può essere utilizzata per leggere il testo. Questo è stato suggerito impossibile perché il testo è sfocato per mancanza di risoluzione visiva. Nella migliore delle ipotesi il cervello umano può solo indovinare il contenuto del testo al di fuori della regione maculare. Semplicemente non ci sono abbastanza celle coniche lontane dal centro del campo visivo per identificare le parole nella periferia del campo.
È stato suggerito che l’intervallo di fissazione può essere allungato attraverso l’allenamento (meta guiding) per prendere tanto quanto una linea allo scopo di scrematura o velocità di lettura. Tuttavia altre fonti suggeriscono che l’utilizzo di questo metodo può comportare un tasso di comprensione fortemente ridotto rispetto alla lettura normale (“rauding”).
Alcuni corsi di lettura della velocità sottolineano che l’occhio umano deve muoversi molto rapidamente. Sottolineano anche che l’occhio umano dovrebbe muoversi in un modello per riempire le informazioni che non sono state correttamente percepite. Il limite effettivo per la velocità di scansione in base al limite della risoluzione dell’occhio umano è di circa 300 parole al minuto. Si sostiene che tali velocità richiedono anche una grande pratica e movimenti oculari estremamente rapidi, sebbene la ricerca suggerisca che tale allenamento non è possibile. È stato suggerito da alcuni promotori di lettura della velocità che i lettori che raggiungono tali velocità sono nello spettro autistico. La ricerca sul tasso di lettura suggerisce che le strategie di studio, piuttosto che la velocità di lettura, spiega perché i lettori esperti, come professori ed editori, sono più efficienti di altri.